Giugliano, Giunta Pirozzi: cambi di deleghe. L'assessore Grimaldi 'rinuncia' alla Protezione civile, assegnata a Rachele Smarrazzo. E' quanto stato pu
Giugliano, Giunta Pirozzi: cambi di deleghe. L’assessore Grimaldi ‘rinuncia’ alla Protezione civile, assegnata a Rachele Smarrazzo. E’ quanto stato pubblicato nell’Albo Pretorio del Comune di Giugliano a mezzo del Decreto Sindacale nr. 59 del 21 aprile di ‘Modifica attribuzione deleghe assessori’. A pochi giorni dalle dimissioni di Concetta Russo con delega al Bilancio (delega altamente ad interim al sindaco, insieme a quelle Legalità e Trasparenza, Polizia Municipale, Sicurezza urbana, demanio, cultura, personale, agricoltura, attività produttive e Sviluppo A.S.I., ndr) per l’incompatibilità segnalata anche dall’Anac, ci sono nuovi cambi ma di deleghe nell’esecutivo Pirozzi. Infatti, Luigi Grimaldi ha rinunciato alla delega alla Protezione Civile, rimanendo con quelle Politiche cimiteriali, Ambiente, Promozione dello sport e strutture sportive. La stessa delega della Protezione civile è stata affidata a Rachele Smarrazzo che ha già quelle relative al Decoro e arredo urbano, Benessere animali e rapporti con le associazioni zoofile, Volontariato e associazionismo. Una delega importante, quella della Protezione civile in questo momento di emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid. Tuttavia, ad oggi, non è ben definita la questione relativa alla Protezione civile, visto anche che appena un mese fa c’era stata la polemica da parte dell’ANVVFC Giugliano – ODV (Associazione Nazionale Vigili del Fuoco) per “le operazioni del Centro Operativo Comunale”. “Da oltre 160 giorni trascorsi in servizio, venga perpetuato il quiescente modus operandi che ha caratterizzato gli ultimi mesi, nelle medesime condizioni – avevano scritto dall’associazione -. Negligenze che hanno condotto questa associazione, dopo ripetute contestazioni, a lasciare il servizio e il responsabile della funzione volontariato a rimettere le proprie dimissioni. Sebbene durante il periodo del primo lockdown, al netto di quella che era un’inaspettata emergenza, i volontari, senza indugio, hanno messo in gioco la propria salute, nel secondo periodo hanno chiesto delle rassicurazioni” affermarono. “Per i tre mesi successivi non sono stati effettuati tamponi, è stata affidata 1 mascherina ogni 100 necessarie, è stato concesso un termometro per 3 gg, ma solo dopo richieste insistenti a diversi consiglieri” conclusero nel lungo documento pubblicato dove decisero le dimissione dal Coc. Ora la neo assessora alla Protezione civile dovrà rimettere insieme un gruppo di lavoro che – in questo delicato momento storico – è fondamentale per la sicurezza dei cittadini.