Coronavirus, ospedale San Giuliano al collasso: 15 persone ricoverate nel reparto Covid, 12 positivi tra il personale medico

Homeattualità

Coronavirus, ospedale San Giuliano al collasso: 15 persone ricoverate nel reparto Covid, 12 positivi tra il personale medico

I casi a Giugliano salgono a 500 positivi attuali: oltre sessanta in quattro giorni e un decesso

Emergenza Covid, critica la situzione all’ospedale San Giuliano di Giugliano. Sono 15 le persone ricoverate nel reparto Covid, di cui 7 sottoposte al

Emergenza covid, in diretta il presidente della regione Campania De Luca: “Ecco le zone rosse” +++SEGUI LA DIRETTA+++
Imprenditore morto a Giugliano, la zona è totalmente avvolta dal fumo: città sotto assedio dai terroristi dei roghi.VIDEO
Scoperti con due bombe in auto, coppia di napoletani bloccati dai carabinieri a Giugliano

Emergenza Covid, critica la situzione all’ospedale San Giuliano di Giugliano. Sono 15 le persone ricoverate nel reparto Covid, di cui 7 sottoposte al ‘casco’ per la ventilazione in terapia subintensiva. Contagi anche tra il personale sanitario: almeno dodici. Problemi in quasi tutti i reparti, dalla Cardiologia dove sono state ricoverate due persone risultate negative al test sierologico e poi successivamente positive al tampone; nella Rianimazione, la Sala Operatoria, l’Ortopedia. Problemi al Pronto Soccorso dove molti pazienti risultati positivi a Covid devono attendere nell’Obi (Osservazione Breve Intensiva) o nell’area dedicata alle persone infette dal virus. Nel nosocomio giuglianese, infatti, già si pensa ad ampliare il reparto Covid: dai 15 posti attuali a venti. Le sigle sindacali, intanto, hanno inviato una nota alla direzione dell’Asl Napoli 2 Nord: “Le scriventi organizzazioni sindacali in riferimento alle emergenze Covid che investe la ASL Napoli 2 Nord che in pochi giorni sono stati rilevati molti positivi al coronavirus, di professionisti sia sanitari che amministrativi negli ospedali, nei servizi centrali, sul territorio, determinando la chiusura di alcuni distretti sanitari e di conseguenza una grande difficoltà nel assicurare l’assistenza cittadini – su legge – pertanto nei Presidi Ospedalieri, Distretti Sanitari, Dipartimenti, Servizi di Emergenza Territoriali 118, Salute Mentale, RSA, Hospice sono al collasso per carenza di personale medico, infermieristico, Oss., per cui gli operatori sanitari sono sottoposti ad un notevole stress psicofisico. Inoltre si segnalano la mancata attuazione dei percorsi e una grave fatica nel garantire turni di lavoro. Pur comprendendo che l’evoluzione epidemica impone una continua reingegnerizzazione dei processi aziendali e che alcune strutture vengono trasformati in reparti covid con personale che viene trasferito da altri reparti in queste divisioni con decorrenza immediata, senza una adeguata formazione, inviando lo stesso allo sbaraglio sguarnendo servizi e reparti d’emergenza giacca carenti, creando ulteriori disagi, tensioni e sgomento tra i lavoratori”. “Le scriventi ritengono fondamentale che la direzione aziendale fornisca alle organizzazioni sindacali una costante è puntuale informativa consentendoci di espletare adeguatamente il nostro mandato di tutela e rappresentanza dei lavoratori e soprattutto tutela dei livelli essenziali di assistenza. Tale esigenza in cui non può esaurirsi con la presenza di un componente di una sigla sindacale dell’Unità di crisi che tra l’altro, viene convocato qualche ora prima delle riunioni. Per quanto su esposto le sottoscritte sigle sindacali chiedono con impellenza un tavolo permanente di confronto su un’emergenza coronavirus, sulla tutela dei dipendenti e le strategie da attuare per fronteggiare tale criticità. La grave carenza di personale – concludono le single sidacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uilfpl, Fiale, Nursing-Up – impone un piano straordinario di assunzioni”.
Intanto, a Giugliano, si è raggiunta quota 500 casi positivi attuali. In attesa dell’ultimo bollettino che sarà fornito a breve dall’amministrazione comunale (l’ultimo risale a giovedì scorso), i casi, in appena quattro giorni, sono stati oltre sessanta, con un decesso.