Sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, diretti da Alfredo Fabbrocini, insieme ai colleghi del Commissariato di Giugliano, a trarre in a
Sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, diretti da Alfredo Fabbrocini, insieme ai colleghi del Commissariato di Giugliano, a trarre in arresto il presunto killer di Carmine Fammiano, il 41enne morto dissanguato la settimana scorso a seguito di due colpi di pistola alle gambe. In manette è finito il 36enne Paolo Di Nardo di Giugliano. L’uomo è stato interrogato dagli inquirenti alla presenza del suo avvocato, Matteo Casertano, ed avrebbe raccontato di aver premuto il grilletto per due volte a seguito di un diverbio per motivi legati alla viabilità. Un primo colpo lo avrebbe esploso all’indirizzo della portiera dell’auto dopo che la vittima, secondo il suo racconto, sarebbe scesa dall’auto, mentre il secondo lo avrebbe indirizzato alle gambe. Quest’ultimo avrebbe poi causato la morte per dissanguamento del 41enne per la recisione della vena femorale. L’arma, una 9×21 non è stata trovata in quanto il presunto killer se ne sarebbe disfatto dopo la sparatoria, arma – secondo le forze dell’ordine – detenuta illegalmente. L’uomo è tutt’ora sotto interrogatorio da parte della polizia.