Lo hanno rincorso, aggredito, colpito con calci, pugni e poi con una mazza da baseball. Poi, gli hanno esploso contro tre colpi di pistola ferendolo a
Lo hanno rincorso, aggredito, colpito con calci, pugni e poi con una mazza da baseball. Poi, gli hanno esploso contro tre colpi di pistola ferendolo ad un piede. Una notte di sangue in via Antimo Panico, pieno centro storico della città. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vede tutta la rabbia, la crudeltà della spedizione punitiva: tre persone armate e coi volti coperti da casco integrale. Il tutto poco dopo l’una del mattino. Il venticinquenne sta facendo rientro a casa. Si vede mentre corre in via Antimo Panico poco prima del corso Campano: dietro di lui tre persone. Iniziano a picchiarlo con il bastone e con calci e pugni. Pochi minuti fin quando il giovane tenta di scappare: uno dei due malviventi estrae una pistola, mira e con estrema freddezza fa fuoco. Gli esplode contro tre colpi: un proiettile lo centra al tallone. Il giovane scappa, ma uno del commando lo insegue e poi, senza fretta, raggiunge i complici e va via. Il venticinquenne viene trasportato all’ospedale San Giuliano di Giugliano dove i medici lo medicano con una prognosi di trenta giorni. Lo stesso, poi, ha decide di tornare a casa. I medici segnalano il tutto alla polizia. Gli agenti del Commissariato di Giugliano si recano sul luogo del ferimento. E proprio all’imbocco della strada, che porta in via Camposcino, i poliziotti trovano tre bossoli di una pistola 9×21 e una mazza da baseball spezzata, oltre alle tracce di sangue. Gli inquirenti, interrogano il giovane ferito. Risalire agli autori del raid non sarà facile. Le indagini proseguono. Si cerca di dare un nome e un volto a chi ha usato tanta violenza contro il venticinquenne e il perché.