Hanno lasciato ‘volontariamente’ il campo di masseria del Pozzo di fronte alla Gesen, in località Tre Ponti. Sono oltre trecento rom che da poche ore
Hanno lasciato ‘volontariamente’ il campo di masseria del Pozzo di fronte alla Gesen, in località Tre Ponti. Sono oltre trecento rom che da poche ore hanno occupato un terreno, non uno qualunque, ma quello che esattamente un anno fa fu teatro di un’esplosione e dove vi morirono quattro fuochisti. Stiamo parlando dove fino a un anno fa c’era la fabbrica di fuochi pirotecnici dei fratelli Schiattarella, una traversa di via San Francesco a Patria al confine tra Giugliano e Qualiano. Camper, furgoni, camion e auto hanno trasportato per l’intera giornata i loro averi. C’è chi ha portato i letti, i materassi, le poche cose tenute nelle baracche e chi, invece, ha trasportato rottami e pezzi di ferro. Si lamentano. Lo spazio è poco. Sono addossati l’uno con l’altro. Ma hanno l’acqua. A controllare l’esodo, per garantire la sicurezza, ci sono le forze dell’ordine. E subito non mancano le proteste, le polemiche dei ‘confinanti’ dei terreni. Nel campo rom di Masseria del Pozzo che fino a qualche ora fa ospitava le decine di famiglie e dove i rifiuti e i roghi tossici ne erano l’emblema, saranno effettuate le caratterizzazioni per accertare gli eventuali livelli d’inquinamento.