Tre roghi tossici in tre giorni a Giugliano. Ecco quello che resta degli incendi. Dal drone si vede la chiara macchia nera. Tre incendi che hanno mand
Tre roghi tossici in tre giorni a Giugliano. Ecco quello che resta degli incendi. Dal drone si vede la chiara macchia nera. Tre incendi che hanno mandato in cenere rifiuti e sterpaglie. Il dubbio è quello del dolo, di qualcuno che abbia appiccato gli incendi. La terra dei fuochi continua a bruciare. I tre incendi in meno di una manciata di chilometro l’uno dall’altro. Uno alla Gesen, a ridosso del vecchio campo rom sgomberato qualche settimana fa. In fiamme le sterpaglie e rifiuti, e la conseguente nube – di certo tossica – che si è propagata a ridosso del giuglianese e del casertano. Poi, le fiamme, nel campo rom nella zona Asi, l’area industriale del giuglianese. E infine, l’ultimo rogo, in ordine di tempo, quello di domenica sera. Le fiamme si sono sprigionate nella stradina che porta al campo rom di via San Francesco a Patria, il nuovo insediamento rom dopo lo sgombero di quello sui terreni della Gesen. Anche quel caso la nube di fumo nera era ben visibile a chilometri di distanza. In fumo rifiuti speciali e sterpaglie. Ad indagare la Procura del tribunale di Napoli Nord e le forze dell’ordine. La calda estate nella terra dei fuochi è iniziata.