“Ingrata patria non avrai le mie ossa”. La leggenda narra che queste siano le parole scolpite sull’epigrafe voluta da Scipione l'Africano sulla tomba,
“Ingrata patria non avrai le mie ossa”. La leggenda narra che queste siano le parole scolpite sull’epigrafe voluta da Scipione l’Africano sulla tomba, sepolta nel territorio di Giugliano, a causa di un diverbio con i tribuni della plebe in seguito al quale fu accusato di “peculato” per aver sottratto alle casse dello Stato ben 500 talenti ricevuti dal re di Siria Antioco II. E così che il generale romano fu costretto a vivere i suoi ultimi giorni a Liternum. Scipione, famoso per la celebre sconfitta inferta ad Annibale nella battaglia di Zama, lega da allora inesorabilmente la sua memoria a questi luoghi. Ebbene, oggi, quegli stessi luoghi sono stati dimenticati e abbandonati.